Sono venuta controvoglia, era faticoso parlare. Andando avanti è stato come un viaggio alla scoperta di me stessa e degli altri ed in alcuni momenti mi sono anche divertita ad affrontare le mie paure attraverso i giochi e gli esercizi che facevamo. Perché all’inizio avevo paura di tutto e mi sentivo chiusa ed isolata. Adesso mi sento più coraggiosa ed aperta. Questo è stato il mio spazio. Ed era bello attendere il giorno in cui sarei venuta, sapendo che ci sarebbe stato qualcuno ad aspettarmi per ascoltarmi. Mi dispiace lasciare questo spazio e nello stesso tempo mi piace l’idea di camminare da sola sulle mie gambe”.
Queste parole esprimono secondo me, tutto il senso della trasformazione e del passaggio all’autonomia, avendo un posto sicuro a cui tornare, anche internamente nei momenti di bisogno con la possibilità di andare ed esplorare.