Il cibo che mangiamo ed il modo in cui lo facciamo riguarda meccanismi complessi e talvolta arcaici. C’è chi tende ad “abbuffarsi”, chi a controllarsi “tenendo sempre il freno a mano tirato”, chi alterna fasi di iper controllo a fasi di perdita totale di controllo a tavola.
Perché il rapporto con il cibo è così controverso per molti di noi?
Il cibo può essere un piacere, talvolta vissuto con colpa e vergogna e non con godimento.
Spesso può essere utilizzato per “riempire” o “consolare”, assolvendo quindi delle funzioni che non spettano a lui.
E’ così difficile perché rievoca la sessualità e anche la prima forma di relazione che la maggior parte di noi ha avuto con una persona significativa: l’allattamento.
Dunque per comprendere maggiormente che significato e valenza interna ha per ognuno di noi il cibo possiamo chiederci:
“Che vuol dire per me magiare?”
“ Mangio quando ho fame?” “Mangio quello che desidero nella quantità in cui lo desidero?”
“ Quando sperimento quale emozione mangio?