Chi ne soffre può essere al settimo cielo in un momento e alla disperazione in un altro senza alcuna ragione apparente, passando dal paradiso della fase maniacale o ipomaniacale all’inferno della fase depressiva anche molto frequentemente.
Secondo il DSM-5 ci sono vari tipi di disturbo bipolare. Solitamente chi soffre di tale disturbo, ha dei casi in famiglia e nello stesso tempo l’aspetto genetico non è esaustivo come unica causa. Le cause possono essere molteplici ad es.: stress, abuso di sostanze, assunzione di farmaci (es. antidepressivi), cambiamenti stagionali, mancanza di sonno. Il cervello dei pazienti colpiti da tale disturbo mostrano oltre che squilibri mentali anche mutamenti fisici nel loro cervello (dati emersi da studi di brain imaging) oppure squilibri nei neurotrasmettitori, nel funzionamento della tiroide e nei ritmi circadiani. I sintomi variano in base alla cronicità del disturbo e alla fase di avanzamento della maniacalità del disturbo. Le fasi maniacali o ipomaniacali sono caratterizzate da disinibizione eccessiva, comportamenti inappropriati dal punto di vista sociale, in casi gravi delirio di onnipotenza, non riuscire a terminare le attività, non sentire lo stimolo della fame o del sonno, pensieri veloci, desiderio sessuale aumentato. All’inizio le fasi di iper eccitamento possono essere considerate piacevoli.
La fase depressiva è invece caratterizzata da umore molto basso, scarsa energia, fame e sonno possono aumentare o diminuire. Nella maggior parte dei casi una terapia farmacologica e una psicoterapia sono considerati trattamenti congiunti d’elezione per la cura di questa psicopatologia.