Essere seduttivi vuol dire rendersi gradevoli, piacere, attrarre, farsi seguire con fascino e carisma. Essere seducenti di solito implica una manipolazione o una persuasione più o meno consapevole.
Non dobbiamo confondere però questo tipo di meccanismi con la violenza, l’abuso o lo stupro che sono delle dimensioni unidirezionali. La seduzione è un gioco di “strategie” in cui c’è uno scambio reciproco ed un mutuo consenso più o meno esplicito.
Molto spesso questa sfera è invasa da pregiudizi e stereotipi che vedono l’uomo come “predatore”, “cacciatore”, “soggiogatore” e la donna come vittima o viceversa la donna “seduttrice colpevole” che riesce a tentare, come il mito di Adamo di Eva ci insegna. Eppure la seduzione è bidirezionale e reciproca, frutto di una scelta della persona che decide di essere “soggetto d’amore e di desiderio” come preferisce, nel rispetto del suo piacere, limiti e confini.