La differenza che è un elemento naturale del nostro essere umani e delle nostre relazioni viene spesso percepita come una minaccia e non una ricchezza. I motivi sono molteplici: psicologici, sociali, culturali.
Essere diversi sembra fonte di allontanamento, di presa di distanza e non di dialogo e confronto, una forma di apertura all’altro che ci apre la mente ed il cuore e ci permettere di crescere e arricchirci. Ma perché? Cosa ci accade internamente quando ci interfacciamo con qualcuno che sentiamo e percepiamo molto diverso da noi?
Cosa sentiamo? Immagino che alcune delle prime sensazioni ed emozioni siano: paura, disorientamento, senso di smarrimento, incertezza. Le nostre convinzioni ci generano sicurezza e così anche per gli altri. Il rischio è di irrigidirci e chiuderci perdendo la possibilità di uscire arricchiti da un confronto, come se da un’interazione dovessimo uscirne vincitori o vinti, con la voglia sottesa di controllare, prevaricare o manipolare l’altro e questo ci fa perdere inevitabilmente. Barattiamo come spesso accade davanti alla paura la nostra libertà per un po’ di sicurezza.